Grifo, deve essere l’anno della riscossa. Ecco perchè

Grifo, deve essere l’anno della riscossa. Ecco perchè

Per anni il Perugia è stata considerata una società modello: criticabile sotto tanti punti di vista, ma straordinariamente efficace nei numeri. Spendeva poco ma riusciva quanto meno a dare la sensazione di poter competere per le prime posizioni e lottare per i play, partecipandovi in quattro occasioni e per due volte in una posizione di classifica molto interessante.

Vi riportiamo dei numeri, ufficiali, quelli della Lega.
Tra il 2014 e il 2020 il Perugia non è mai entrato nel top ten delle squadre che spendevano di più, attestandosi sempre tra il 13 e 14 posto. Addirittura, nell’anno di Bucchi è stato una delle ultime per monte ingaggi, al diciassettesimo posto.
In C invece la società biancorossa è stata tra quelle che spendevano di più: nell’anno della promozione vinse il campionato con il quarto monte ingaggi della categoria.

Quest’anno si stanno ricreando le stesse condizioni di sei anni fa: cioè il Perugia si presenterà ai nastri di partenza come una delle squadre con il monte ingaggi più alto. Se non il più alto di tutti. In rosa ci sono atleti che nell’ambiente del calciomercato sono considerati un vero lusso per la categoria. Tanto che in molti non riescono a darsi una spiegazione sulla retrocessione del Grifo con una squadra che a detta di tutti, lo scorso settembre, era stata considerata tra le più forti e complete costruite dalla triade Santopadre, Goretti (e Pizzimenti).
Non è un caso che il problema maggiore, oggi, sia resistere all’assalto che molti club stanno portando avanti sui giocatori del Grifo. Hanno richieste praticamente tutti: da Falasco a Koaun, da Dragomir a Gyomber, senza considerare Mazzocchi, Falzerano, Di Chiara, Buonaiuto e Sgarbi.
Kouan, Sgarbi e Dragomir sono entrati nel giro delle nazionali e sono richiestissimi, nel caso di Kouan anche all’estero.

Ma se il Perugia vuole vincere il campionato ha due opzioni: o vendere tutti e reinvestire i soldi incassati per costruire una squadra più forte (ma il tempo stringe e rifare una squadra da zero non è mai facile) oppure cercare di trattenere qualcuno e lavorare bene con allenatore e direttore sportivo affinché chi rimarrà, dopo una stagione terribile come questa , lo faccia con la testa giusta.
Nella rosa ci saranno anche due giocatori da recuperare ma che in C sono veramente un lusso, vale a dire Moscati e Monaco. Ve lo immaginate un pacchetto difensivo con Monaco, Angella, magari Sgarbi, uno tra Rosi e Mazzocchi e due tra Falasco, Nzita e Di Chiara?

Insomma se si creano le condizioni giuste questo deve essere l’anno dell’immediata riscossa, tenendo bene a mente che mai come questa volta la società potrà contare su risorse economiche che andranno scemando in caso di permanenza in Serie C.
E anche la tifoseria puo fare la sua parte, dando fiducia ai nuovi dirigenti, al nuovo allenatore e a quei giocatori che decideranno di rimanere nonostante la retrocessione sul campo.

PERUGIA MONTE INGAGGI CLASSIFICA 2013-20
2012-13 secondo posto in C1 – 2° monte ingaggi
2013-14 primo posto in C1 – 4° monte ingaggi
2014-15 sesto posto in B – 13° monte Ingaggi
2016-17 quarto posto in B – 17° monte ingaggi
2017-18 ottavo posto in B – 14° monte ingaggi
2018-19 ottavo posto in B – 14° monte ingaggi
2019-20 sedicesimo posto in B – 13° monte ingaggi.