Covid, Umbria fra le regioni che hanno speso di meno

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Meno di 30 euro per abitante: 29.50 per la precisione.

Questo è quanto ha speso la Regione Umbria durante l’emergenza coronavirus.

La media nazionale è più del doppio: 68,4 euro

Lo si evince da un report che analizza le spese sostenute da Regioni e Province Autonome in
risposta all’emergenza Covid19 nel periodo 31 gennaio – 31 maggio 2020.

I dati sono stati elaborati dalla stessa regione ma provengono dalla conferenza Stato-Regioni, quindi teoricamente incontestabili.

Il documento è stato pubblicato nei giorni scorsi sul sito ufficiale della Regione ed è stato rivendicato con orgoglio sui social anche dal capo di gabinetto di Donatella Tesei, Federico Ricci, come implicita risposta alle polemiche delle scorse settimane sui costi dei test rapidi.

La distribuzione regionale delle spese per l’emergenza Covid19 realizzate nei primi 4 mesi della
pandemia è concentrata sulla Lombardia e sull’Emilia-Romagna, che sono le due
regioni più direttamente coinvolte nell’epidemia e forse anche per questo hanno speso di più.

L’Umbria è tra le regioni che hanno la minore spesa pro capite collocandosi vicino al Lazio, che ha speso addirittura meno: 27,6 euro per abitante.

In totale le spese per il Covid19 in Umbria si attestano nel periodo di riferimento a 25,9 milioni di euro (che corrispondono allo 0,6% del totale nazionale).

Umbria efficiente, quindi, ma anche efficace, valutando il rapporto della spesa con i deceduti e i ricoverati in terapia intensiva.