Vaccinazioni in standby si ricomincia martedì. Verifiche Nas

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Vaccinazioni ferme in Umbria. E non per la pausa domenicale.

Ci sono al momento poche scorte e per garantire che il richiamo venga fatto a tutti e nei tempi giusti (a partire dal 21esimo giorno) è necessario che la macchina del vaccino anti-Covid vada in standby in attesa di nuovi approvvigionamenti

Dal commissario Arcuri è arrivata l’indicazione di tenere in magazzino almeno il 30% delle proprie disponibilità.

Fino a ieri erano state iniettate quasi 13mila dosi, su un totale disponibile di 16.585 (di cui mille griffate "Moderna").

Le 16mila e passa però vengono considerate come se per ogni fiala ci fossero cinque dosi, mentre in realtà essendo 6 le dosi, la disponibilità sale a quasi 20mila.

Ecco perché talvolta il numero delle dosi utilizzate supera quello delle formalmente disponibili nei report istituzionali. È uno dei tanti paradossi che questa pandemia ci lascia in eredità-.

Un nuovo arrivo è previsto fra martedì e mercoledì: si attendono fra le 4500 e le 5800 doci.

A quel punto, se non ci saranno nuovi intoppi, si potrà procedere ai richiami e ricominciare l’iter.

Priorià ovviamente ai sanitari, che al momento recitano la parte del leone con oltre diecimila iniezioni. Ne mancano poco più di 4mila.

Così come restano circa 700 anziani da vaccinare nelle Rsa.

Intanto però, i carabinieri del Nas hanno avviato controlli sulle vaccinazioni attivate nei quattro punti ospedalieri di Perugia, Terni, Foligno e Città di Castello.

L’attenzione è puntata sui 553 soggetti non appartenenti al personale sanitario che hanno ricevuto la somministrazione.

L’obiettivo è scovare eventuali scavalcamenti, favoritismi o inserimenti non giustificati.