Sequestro preventivo per ambulante accusato di riciclaggio

Sequestro preventivo per ambulante accusato di riciclaggio

E’ ritenuto responsabile del reato di trasferimento fraudolento di valori, per aver attribuito fittiziamente a terzi beni immobili e quote societarie, al fine di eludere la normativa in materia di misure di prevenzione patrimoniale ed agevolare la commissione di condotte di riciclaggio, un imprenditore di origini napoletane, ma stabilmente residente nel capoluogo umbro, operante nel settore del commercio ambulante di tessuti ed indumenti usati.

L’indagine, coordinata dalla Procura di Perugia, trae origine dall’approfondimento sulle movimentazioni bancarie ed ha consentito di scoprire che lo scopo era per reimpiegare somme provenienti dal nucleo familiare di origine, di Secondigliano (coinvolta in indagini per delitti di criminalità organizzata) e, ritenute dalla Procura, di origine illecita.

E’ anche emersa l’intestazione fittizia ad altri soggetti di imprese attive nel commercio ambulante presso le più importanti aree mercatali dell’Umbria.

E’ stato disposto il sequestro preventivo di tutti gli immobili e delle quote societarie fittiziamente intestate a terzi.