Nodino di Perugia, approvata risoluzione bipartisan

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L’assemblea legislativa ha approvato all’unanimità una risoluzione sul cosiddetto Nodino di perugia, presentata dal Partito democratico. Un atto che chiede di aggiornare l’opera e rivalutare, d’intesa con Anas e istituzioni locali, le priorità progettuali, per perseguire benefici sulla viabilità locale e la sostenibilità. Un testo sul quale gli schieramenti hanno trovato la quadra. Un’intesa solo apparente, in realtà il mini-nodo continua a far discutere, con i partiti che contrappongono le proprie opposte visioni. L’assessore Melasecche ieri ha attaccato il PD, in particolare Tommaso Bori che nel 2018 da consigliere comunale a Perugia, aveva dichiarato che l’opera era prioritaria e andava realizzata. Per il neo segretario del Pd,

Per la Lega, con Paola Fioroni, il nodino dovrà essere parte di un’opera più ampia. La mozione proposta è quella firmata dalla parte politica che nel 2015 in quest’Aula ha approvato un progetto che prevedeva il Nodino. Solo oggi questi consiglieri si ricordano della difesa dell’ambiente, dei borghi e delle sorgenti.
Intanto, anche i comitati contro il nodino sono tornati a farsi sentire, dopo la manifestazione a Collestrada. Il coordinamento informa che avvierà a breve un programma di manifestazioni davanti al palazzo della Regione. Questo perché, sostiene, Anas avrebbe inviato ai proprietari dei terreni interessati dall’opera, lettere in cui si annuncia l’inizio dei rilievi. Adesso, annuncia, servono risposte dalla istituzioni, lungimiranti e definitive. Altrimenti, rimarrà lo strumento della lotta.