AlmaLaurea, UniPg conferma tendenza crescita strutturale

loading...

con la percentuale stabile di laureati stranieri, e l’aumento di quelli provenienti da fuori regione, che salgono al 41,7%, il rapporto 2025 del Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea, fotografa per l’ateneo di perugia una tendenza alla crescita strutturale. ben il 90% dei laureati si dichiara soddisfatto dell’esperienza universitaria (90,3% nel 2024). Nel complesso, l’Università degli Studi di Perugia si colloca al di sopra del dato medio del Paese sia nella percentuale di occupazione a 5 anni dalla laurea (93.0% contro l’89,8%) che nell’efficacia del titolo nel lavoro (71,2% contro il 68.2% del Paese a 1 anno dalla laurea e 75.9% contro 74,8% a 5 anni). Rimane stabile l’età media alla laurea (25,9).Dunque un quadro generale che si conferma decisamente positivo. Cresce la percentuale di tirocini curriculari, aumenta la percentuale di chi ha compiuto un’esperienza all’estero riconosciuta dal corso di laurea, , mentre scende al 64,9 la percentuale chi ha svolto un’attività lavorativa durante gli studi universitari.
La Soddisfazione per l’esperienza universitaria aumenta leggermente all’88,3%. Si attesta all’88,2% la soddisfazione nel rapporto con i docenti come la percezione della sostenibilità del carico di studio, in rapporto alla durata del corso. Al 74,4% la soddisfazione per le aule universitarie.
Sul fronte dell’occupazione, nello studio che ha coinvolto 8.196 laureati UniPg, per i laureati triennali a un anno dalla laurea che hanno scelto di non proseguire il percorso universitario aumenta il valore degli occupati al 77.8% , confermando il trend in forte crescita registrato a partire dal 2022. In forte aumento (+3.3) la percentuale di chi considera il titolo acquisito efficace o molto efficace per il lavoro svolto, che si attesta al 66,3% contro il 63,0% del 2024. Tra i 1922 laureati di secondo livello contattati a un anno dalla laurea, si registra una netta crescita occupazionale al 78,0% (+3.1).
Per quanto riguarda le retribuzioni mensili nette, si mantengono stabili (da 1346 euro a 1350 euro) per i laureati triennali e si registra un aumento di quelle relative ai laureati magistrali a 1 e a 5 anni dal conseguimento del titolo, che passano, rispettivamente, da 1367 a 1457 euro mensili e da 1701 euro a 1736 euro mensili (dato, quest’ultimo, che nonostante l’incremento continua a rimanere lievemente sotto la media nazionale, essendo influenzato in maniera particolare dalle condizioni di sviluppo economico del territorio).
Complessivamente, si legge nel rapporto, il 75,9% dei laureati magistrali dello Studium perugino a 5 anni dalla laurea considera il titolo acquisito molto efficace o efficace per trovare lavoro, un dato superiore alla soddisfazione italiana media, che si attesta al 74.8%.