Habemus Papam! Fumata bianca dopo 4 votazioni

Alle 18:08 è arrivata la fumata bianca: è stato eletto il nuovo Papa. Al quarto scrutinio i cardinali (tra cui anche il folignate Giuseppe Betori) hanno eletto il nuovo Pontefice. Un applauso ha accolto la fumata bianca in piazza San Pietro: commozione e gioia tra le migliaia dei fedeli radunati in piazza San Pietro. Sono suonate a festa le campane della Basilica per confermare l’elezione del nuovo Papa. Dal loggione arriverà l’annuncio ufficiale: “Habemus Papam“. Si conoscerà così chi è il nuovo Pontefice e il nome che ha scelto, dal cardinale protodiacono Dominique Mamberti, che con la formula “Annuntio vobis gaudium magnum, habemus Papam…” proclamerà al mondo il nome del Pontefice. Quindi, come è tradizione, anche il nuovo Papa si affaccerà per salutare i fedeli.
Dunque un cardinale presente nella Cappella Sistina ha raggiunto la maggioranza richiesta, e l’elezione è avvenuta canonicamente. Concluso il rito di accettazione, sono state bruciate tutte le schede e le altre scritture usate per l’elezione e la fumata bianca. Poi l’eletto esce dalla Cappella Sistina ed entra nella cosiddetta “Stanza delle Lacrime”. Qui, con l’aiuto del maestro delle Celebrazioni Liturgiche, lascia la veste cardinalizia, indossa una delle tre vesti papali già pronte, e si raccoglie in preghiera per alcuni minuti.
Al suo ritorno in Sistina, il Pontefice appena eletto siede alla cattedra e ha luogo una breve cerimonia, introdotta con un saluto dal cardinale primo dell’Ordine dei Vescovi. Di seguito tutti i cardinali elettori presenti, secondo l’ordine di precedenza, sfilano davanti al nuovo Pontefice per manifestare il loro ossequio e la loro obbedienza. Quindi tutti insieme cantano l’inno del “Te Deum”, intonato dal Papa appena eletto.
Il Papa eletto, mentre esce dalla Sistina per andare alla Loggia, entra nella Cappella Paolina, dove si ferma a pregare, in silenzio, davanti al Santissimo Sacramento, e poi riprende il cammino verso la Loggia, da dove rivolge il suo saluto e imparte la prima benedizione apostolica “Urbi et Orbi”.