Carcere, il sindacato SAPPE chiede un’ispezione ministeriale

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Un’ispezione ministeriale in carcere per verificare le molte anomalie che si registrano sistematicamente sull’organizzazione del lavoro del Personale di Polizia Penitenziaria, per far luce sui mancati trasferimenti dei detenuti che si rendono protagonisti di più eventi critici finalizzati ad alterare l’ordine e la sicurezza interna, ma anche per chiarire la mancata attuazione delle sanzioni disciplinari rivolte ai detenuti dell’istituto, con conseguente inasprimento della tensione nella Casa di reclusione di Località Maiano. A richiederla è il primo Sindacato dei polizia penitenziaria, il SAPPE, che ha interessato i vertici dell’Amministrazione Penitenziaria nazionale e regionale, preannunciando fin d’ora lo stato di agitazione dei Baschi Azzurri aderenti al Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.

Per i vertici del sindacato sono significative le disfunzioni e gli inconvenienti che si riflettono sulla sicurezza e sulla operatività della Casa di Reclusone di Spoleto e che vedono coinvolto il Direttore chiara Pellegrini che non tutela l’incolumità e la sicurezza dei poliziotti che lavorano nelle strutture da lei dirette.

Si fa cosi riferimento all aggressione di inizio ottobre da parte di un detenuto ai danni di un Assistente Capo, fatti che non sono stati sanzionati dalla direzione

Tutto questo, a parere del SAPPE, conferma con chiarezza come la gestione e l’organizzazione della Casa di Reclusione di Spoleto sono decisamente deficitarie per cui occorre che le Autorità ministeriali intervengano con la massima sollecitudine, con una ispezione interna e con l’avvicendamento del Direttore del carcere di Spoleto, visto che sono le sue determinazioni e soprattutto la sua mancanza di provvedimenti a creare difficoltà e disagi.