Processo Limini, otto imputati chiedono rito alternativo

Processo Limini, otto imputati chiedono rito alternativo

Processo Limini: quasi tutti gli imputati chiedono il rito alternativo.

Sono otto (dei nove tatali) gli imputati del processo per la rissa scoppiata a Ferragosto fuori dalla discoteca di Bastia Umbra e durante la quale ha perso la vita il giovane spoletino Filippo Limini (25 anni) ad aver chiesto, attraverso i loro legai, il rito alternativo. In particolare, i 2giovani che davanti al giudice devono rispondere dell’accusa di omicidio preterintenzionale hanno, infatti, optato per l’abbreviato: si tratta di Valentino George Neculai e di Denis Hajderlliu, con il primo accusato di aver preso a calci Limini quando era ancora a terra e l’altro che avrebbe colpito al volto la vittima con un pugno.

Patteggia, invece, Brendon Kosiqi, il conducente della Opel che ha ingranato la retromarcia per allontanarsi dalle violenze e ha investito mortalmente il venticinquenne, mentre l’altro giovane che era a bordo dell’auto, Kevin Malferteiner, pure lui imputato per omicidio stradale, ha scelto l’abbreviato.

Anche gli altri cinque giovani, quelli del cosiddetto gruppo degli spoletini, che devono difendersi dall’accusa di rissa hanno richiesto riti alternativi, con l’eccezione di uno che ha optato per il processo ordinario «per la totale estraneità» ai fatti contestati, come ha spiegato l’avvocato Ponti.