Elezioni politiche, seggi aperti dalle 7 fino alle 23

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Urne aperte solo per un giorno; diversamente dal passato, infatti, ci si potrà recare ai seggi soltanto dalle 7 alle ore 23 di domenica 255 settembre per il rinnovo della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica. Gli elettori, per esercitare il diritto di voto, dovranno presentarsi al proprio seggio con la tessera elettorale e un documento di identità o riconoscimento in corso di validità. La raccomandazione è di controllare in tempo utile la validità dei documenti e il possesso della tessera elettorale. Qualora siano esauriti gli spazi per i timbri, oppure nell’ipotesi in cui la scheda sia deteriorata o smarrita, sarà necessario recarsi personalmente con un documento di riconoscimento valido all’Ufficio Elettorale del proprio Comune di residenza, aperto fino alle 23.

Potranno votare tutti i cittadini maggiorenni iscritti alle liste elettorali del proprio comune; una delle principali novità riguarda proprio il voto dei giovani; tutti infatti potranno esprimere la propria preferenza per eleggere i propri rappresentanti sia alla Camera che al Senato, mentre in precedenza solo chi aveva più di 25 anni poteva votare per Palazzo Madama. Escluso dal voto invece chi ha subito condanne penali definitive, con pene superiori ai 5 anni di età o l’ergastolo, mentre i detenuti con pene inferiori possono votare all’interno delle carceri. Ma non è questa l’unica novità; dopo l’approvazione della legge sulla riduzione del numero dei parlamentari, infatti, verrano eletti 400 deputati (invece di 630) e 200 senatori (anzichè di 315). È vietato introdurre nella cabina elettorale telefoni cellulari o apparecchiature per fare foto o video. Il metodo previsto dalla legge elettorale, il Rosatellum, è lo stesso utilizzato per le ultime legislative, quelle del 2018. Si tratta di un sistema misto: 1/3 dei seggi viene assegnato con i voti ottenuti nei collegi uninominali, che seguono il metodo maggioritario: ogni partito o coalizione presenta un solo candidato e viene eletto il più votato di tutti. I 2/3 dei seggi restanti sono spartiti con il sistema proporzionale, tramite le preferenze che risultano dai collegi plurinominali, in cui viene eletto un numero di candidati proporzionale ai voti ricevuti da ogni lista o coalizione.

Ogni elettore che si recherà al seggio riceverà due schede: una di colore rosa per eleggere i membri della Camera e una gialla per scegliere i prossimi senatori. Le due schede sono identiche e riportano il nome del candidato nel collegio uninominale e, per il collegio plurinominale, il contrassegno della lista o delle liste in coalizione a lui collegate. Accanto ai contrassegni delle liste ci sono i nomi dei relativi candidati nel collegio plurinominale. Si possono esprimere tre tipi di voto: innanzitutto ponendo una X sulla lista, in questo caso la preferenza espressa si estende anche al candidato nel collegio uninominale collegato. Oppure votare un candidato uninominale, e il voto si estenderà anche alla lista o alle liste collegate, in misura proporzionale ai voti da queste ottenuti nel collegio. Infine è possibile esprimere la propria preferenza sia per un candidato all’uninominale che per una delle liste collegate. Non è invece possibile esprimere un voto disgiunto, ovvero non si può votare un candidato al collegio uninominale e nel plurinominale una lista che non lo supporta e non è a lui collegata; questo renderebbe la scheda nulla.

Gli elettori in quarantena o in isolamento fiduciario per Covid-19 potranno esprimere il voto presso il proprio domicilio nel comune di residenza; l’art. 4 del DL 41/2022 dispone che, per esercitare tale facoltà, è necessario inviare una mail al comune, a cui allegare una dichiarazione in cui si attesta la volontà di esprimere il voto presso il proprio domicilio, indicando con precisione l’indirizzo completo del domicilio, il certificato medico attestante l’esistenza delle condizioni di isolamento fiduciario e una copia del documento di identità del richiedente.