Grifo già in palla (2-0 al Cesena), ma Alvini vuole di più

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Un po’ per il Covid, un po’ per il periodo di vacanza, un po’ per una comprensibile disillusione dei tifosi, quello che doveva essere il grande ritorno del Perugia al Curi si è trasformato in un appuntamento per pochi intimi, in cui comunque la squadra di mister Alvini, all’esordio casalingo da allenatore del Grifo, nello stadio in cui era stato solo una volta da avversario, si è disimpegnata bene contro un Cesena che si annuncia come una delle formazioni più competitive del campionato di serie C.

Probabile ci sia più gente domenica prossima quando al Curi arriverà il SudTirol per la prima partita ufficiale della stagione: esordio in Coppa Italia e parziale rivincita dello scorso campionato, con i tirolesi che proveranno a riscattarsi dopo la rimonta subita sul filo di lana dal Perugia di Caserta.  Ma quella è un’altra storia, già tramontata.  Ora c’è il Perugia di Alvini, che ha portato la sua filosofia e che piano piano si sta facendo apprezzare dalla piazza e dai giocatori.

Cambia molto, a cominciare dall’assetto difensivo, che passa dai quattro di Caserta ai tre di Alvini, un modulo che al Grifo ha sempre portato fortuna e che, a guardare giocare la squadra, sembra essere stato già introiettato dai difensori, sicuri nelle coperture e con licenza di avanzare, a partire dai calci piazzati.

Non a caso, contro il Cesena, il gol arriva proprio così, dopo appena 8 minuti, con Dell’Orco che timbra sotto la curva e si fa subito benvolere dai tifosi. Il raddoppio, a cinque dalla fine, di Murano su rigore, concesso per fallo subito da Sounas.