Comotto: "Come sette anni fa è scattato subito qualcosa, Santop…"
Queste le dichiarazioni testuali di Gianluca Comotto durante la presentazione ufficiale da direttore generale del Perugia.
"Una settimana fa stavo per trasferirmi a Milano, quando nello schermo del telefono ho visto Santopadre è scattato subito qualcosa, come quando mi chiamò sette anni fa. Questa è una sfida diversa, ho lasciato bei ricordi, ma poi quelli scemano e bisognerà portare altri risultati..
Io sarò direttore generale, il riferimento tecnico e organizzativo di questa società, farò le veci del presidente quando non sarà presente a Perugia. Quando non ci sarà lui ci sarò io, per dare un segno di continuità giornaliera all’interno del Perugia
Voglio portare entusiasmo e unione: vincere è stupendo, ma difficile: bisogna ricreare la condizioni di sette anni fa e la prima cosa da fare è dimenticare e archiviare questa retrocessione dolorosissima che ci è capitata.
Santopadre si è immediatamente rimboccato le maniche, con l’allenatore siamo in chiusura anche se mancano ancora le firme. Il presidente ha messo subito tre tasselli e ha dimostrato quanta volontà ci sia di ripartire con forza. Ripartiamo da una base di venti giocatori e questo non è poco, ricordo che anni fa non era cosi.
Chi ha voglia di rimboccarsi le maniche e prendersi le proprie responsabilità è ben accetto, se non accade questo è meglio separarsi. Chi tra i nostri ripartiranno con noi? Il lato tecnico è di pertinenza del direttore sportivo, non c’è stato neanche il tempo di parlare con nessuno. Bisogna guardarsi negli occhi e parlare faccia a faccia.
Perugia è una piazza ambiziosa con un tifo importante, i giocatori vengono volentieri e chi viene deve sapere che viene per fare bene e vincere. La differenza la fa la fame, la voglia di andare oltre, di superare gli ostacoli. Da qui sono partiti giocatori importanti, abbiamo una storia che va rispettata e perseguita.
La tifoseria? Spero che il mio arrivo faccia capire quanto il presidente tenga alla società, ma dobbiamo ricreare un rapporto. Voglio che i giocatori vadano per strada a parlare con la gente, perche è la città che ci può spingere. La comunicazione? Spero di essere un tramite per migliorare anche queste relazioni, ho visto un presidente con la voglia e l’atteggiamento giusti.
Il Perugia ha finto il 14, il primo argomento che affonteremo con il nuvo mister sarà fissare quando ripartire. Ma i tempi sono questi, è giusto avere uno stop, un recupero di due settimane dopo un annata così difficile e pesante
Conoscevo Giannetti dalle battaglie di Frosinone. Quando l’ho incontrato mi ha ricordato quanto ci tenessi a quella partita, ricordandomi quando misi il piede sulla testa di Gucher…”