Grifo, la pentola “bolle: scelta su Meluso non più procrastinabile

Grifo, la pentola “bolle: scelta su Meluso non più procrastinabile

Resa  dei conti o tregua? In casa del Perugia sono ore di profonda riflessione dopo l’ennesimo ko di Carpi.

Sul banco degli imputati c’è finito inevitabilmente anche  Braglia, non solo per la partenza choc ma anche per alcune scelte di ieri

Ma il nodo da sciogliere è quello di Meluso: non è mistero che tra il diesse e la società i rapporti non siano idilliaci. Meluso non ha mai gradito la presenza di alcuni consulenti del presidente che con il tempo sono rimasti ai margini della prima squadra.

Dall’altra parte la linea scelta dal direttore sportivo non ha soddisfatto il club, che ha più volte sottolineato di aver assecondato le esigenze del direttore con il quale però ci sono state divergenze su alcune operazioni di mercato (una su tutte, La Mantia).

Esonerare Meluso si porterebbe dietro anche altre riflessioni: Braglia rimarrà al suo posto oppure no? Si vocifera che Faroni abbia promesso al tecnico carta bianca per gennaio. Chissà se è vero. E soprattutto gennaio (che è ancora molto lontano)  è un mercato complicato dove serve un extra budget per intervenire subito sulla squadra considerando che questa situazione di classifica complicherà anche le operazione in uscita, da sempre funzionali a quelle in entrata.

C’è un ultimo aspetto, non secondario, ed è quello economico. Meluso ha uno stipendio da Serie A ed è legato al club per altre due stagioni.

Una cosa è certa: senza unità di intenti la squadra difficilmente riuscirà a venirne a capo tra infortuni, allenatori che cambiano e direttori sulla graticola. E’ il tempo dei chiarimenti  e delle decisioni: in sintesi o si da carta bianca a Meluso oppure no. Prima che sia troppo tardi e che la situazione sfugga di mano.