Nuovo Curi, il Comune deve decidere e trapela qualche indiscrezione

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Parallelamente alla questione calcistica, con il  presidente Massimiliano Santopadre che sta alla finestra per capire se si paleseranno acquirenti per il club, prosegue l’approfondimento del Comune di Perugia sulla questione Nuovo Stadio Curi

Giugno era stato fissato dal calendario come il mese della verità, in cui il Comune avrebbe dovuto esprimersi con la  manifestazione di pubblico interesse sul progetto presentato dagli imprenditori di Arena Curi, uno stadio coperto da 18 mila posti che potrebbe diventare la nuova casa del Grifo e non solo visto che i proponenti hanno stipulato un contratto di esclusiva per l’Italia centrale con  società numero uno al mondo nella gestione degli eventi di intrattenimento (Asm Global)  .  

Per sessanta e più giorni tutto è ruotato intorno al Pef, il piano economico finanziario su cui hanno lavorato studi professionali tra i più importanti del centro italia per rendere l’opera, che avrà un costo di circa 70 milioni di euro, sostenibile dal punto di vista economico.

Approfondimenti, ulteriori richieste di documenti e integrazioni ai faldoni consegnati nel febbraio scorso che hanno portato anche a sospendere le tempistica prevista, i sessanta giorni dalla consegna, poi ripresa a maggio.

Nei giorni scorsi c’è stata anche la conferenza dei servizi in cui vari soggetti pubblici, come Soprintendenza, Prefettura, Questura, Arpa, Umbra Acque sono state state chiamate ad esprimere un parere sull’opera presentata. Intoppi non ce ne sono, ma solo una serie di rilievi definiti non insormontabili. Come la realizzazione di rotatoria che dovrebbe sorgere tra stadio e nuovo centro commerciale Emi. Questioni superabili dunque, visto che si parla di opere di urbanizzazione che per legge ricadono in capo a chi realizza lavori che modificano la conformazione e lo sviluppo di una determinata area come quella di Pian di Massiano.

Insomma la fase di valutazione procede e potrebbe richiedere ancora qualche giorni di tempo per sistemare il tutto in maniera chiara e definitiva  prima che si arrivi alla firma del visto di idoneità tecnica. Un atto che spetta all’ingegner Paolo Felici, che ha seguito tutto l’iter e ed è il responsabile unico del progetto e dalla cui decisione scatterà o meno l’interesse pubblico.

Il Comune, nei mesi scorsi,  si è anche mosso con la Cassa Depositi e Prestiti siglando un protocollo d’intesa per l’eventuale finanziamento che andrebbe a coprire la coseddetta “quota parte” del Comune che non solo resterebbe proprietario del catino  ma che potrà insediare all’interno del nuovo impianto  la nuova sede del corpo di polizia municipale.

Un impegno che l’amministrazione potrebbe assumersi anche per il piano B: la ristrutturazione dell’attuale impianto anche se bisognerebbe capire l’effettiva convenienza visto che un “restyling” allungherebbe solo di una decina d’anni la vita dell’attuale impianto cosruito nel 1975 dalla Sicel Spartaco Ghini per la prima Serie A del Perugia.

Il Nuovo Curi è già “comparso” in tv: lo stadio pensato da Arena Curi sarebbe  simile all’Eden Arena di Praga dove ieri sera si è disputata la finale la finale europea di Conference League tra la Fiorentina e il  West Ham vinta dagli inglesi per 2-1.