Assisi, 127 positivi, al Casoria 15 suore contagiate

Assisi, 127 positivi, al Casoria 15 suore contagiate

Sono complessivamente 127 i casi positivi ad Assisi, 18 in più rispetto a ieri, secondo i dati forniti dal Cor (Centro operativo regionale). E’ quanto scrive il Comune di Assisi in un comunicato.
"Al Casoria l’istituto per ciechi pluriminorati – è scritto- sono aumentati i contagi, in tutto a oggi sono 15 le suore risultate positive al tampone e una decina gli assistiti. Già da ieri, appena appresa la notizia, l’amministrazione comunale si è immediatamente attivata per supportare le suore che gestiscono la struttura coadiuvandole nella gestione degli ospiti, sia positivi che negativi, e in tutte le altre incombenze legate allo stato di necessità.
Per quanto riguarda le scuole, restano 6 le classi in isolamento (su 319) e sono calati a 6 gli studenti positivi su una popolazione studentesca di 6 mila unità.
“La situazione è sempre più delicata per tutti – ha affermato il sindaco Stefania Proietti – considerati gli incrementi della diffusione del virus anche nella nostra città, per cui per l’ennesima volta raccomando a tutti la massima attenzione, indossando sempre e dovunque la mascherina, evitando gli assembramenti grazie alla distanza di sicurezza e igienizzando spesso le mani. Le regole vanno rispettate con scrupolo – continua la nota del Comune – così come vanno osservate le disposizioni imposte dai provvedimenti nazionale e regionale, come gli orari di chiusura dei locali, la didattica a distanza, la percentuale di posti nel trasporto locale”.
Per evitare la diffusione del Covid-19 – conclude la nota – l’amministrazione comunale ha deciso di annullare le manifestazioni che nei prossimi giorni si sarebbero dovute svolgere in città, come Unto (Unesco, Natura, Territorio, Olio) in programma durante le festività di Ognissanti, rinviato anche il Premio Federico Falchetti e anche la tradizionale Fiera dei morti del 31 a Santa Maria degli Angeli. La stessa amministrazione poi rivolge un invito agli organizzatori di eventi culturali, sportivi e sociali di desistere per ora dall’organizzarli in presenza".