Detenuto tenta suicidio e aggredisce i poliziotti

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Un nuovo episodio di violenza si è verificato nel carcere di capanne di perugia, protagonista un detenuto di origine tunisina che ha tentato di impiccarsi in cella e poi ha aggredito i poliziotti intervenuti a salvarlo. Una volta portato in ospedale, ha aggredito i poliziotti e tentato inutilmente la fuga ma è stato bloccato dalla scorta della Polizia Penitenziaria. L’ennesima denuncia arriva da Fabrizio Bonino, segretario nazionale per l’Umbria del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. La prognosi per gli agenti è di cinque giorni, infatti gli agenti hanno riportato diverse ferite a causa dei colpi e dei morsi del detenuto. Bonino parla di una situazione allucinante, “di assurda violenza”. Non più tardi di sabato scorso un agente in servizio presso la Casa Circondariale di Perugia, unitamente al Sovrintendente di turno, è stato aggredito da un tunisino perché si era visto sottrarre un secchio di alcol procurato da un composto di frutta macerata non consentito. Gli ha scagliato contro uno sgabello in legno e quando gli agenti hanno tenttao di fermarlo ha ferito alla mano uno di loro con dieci giorni di prognosi. Da qui la richiesta del sappe di una ispezione ministeriale, che evidenzia la particolare carenza degli organici dei poliziotti e la complessità operativa di Capanne. “Il quadro di insieme dell’ennesimo evento critico evidenzia, più di mille parole, l’alta tensione delle carceri umbre”. Nel 2023, in Umbria, si sono contate 257 colluttazioni e 25 ferimenti, 283 atti di autolesionismo, tre suicidi e 37 tentativi sventati in tempo. Servono provvedimenti urgenti ed efficaci per ristabilire ordine e sicurezza, attuando davvero quella tolleranza zero verso quei detenuti violenti che, anche in carcere, sono convinti di poter continuare a delinquere nella impunità assoluta!”