Provveditorati carceri, Umbria con Molise e Abruzzo: c’è il decreto

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Erano anni che i sindacati di polizia chiedevano una modifica allo schema di ripartizione gestionale delle calceri italiane e finalmente, nel pomeriggio di venerdì, è arrivata la novità

Il direttore generale Massimo Parisi ha firmato lo schema di decreto del Presidente della Repubblica che sancisce la nascita del nuovo provveditorato e riporta l’Umbria a fare corpo a sé e non più legata alla Toscana. Proprio su questo i sindacati avevano fatto la voce grossa, lamentando l’invio dalla carceri toscane in Umbria di detenuti problematici. Con l’Umbria sono accorpate Molise e Abruzzo, che prima erano con il Lazio.

In questo modo le regioni piccole si staccano dalle grandi, rispetto alle quali erano in posizione di subalternità.

Sul tema si era speso anche il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari, a cui sono andati i ringraziamenti della presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, che si era fatta portavoce della necessità di un provveditorato regionale umbro alla luce del rapporto, il più alto d’Italia, fra abitanti e popolazione detenuta.

Esulta anche il Sappe, che con Fabrizio Bonino dice: “Sono state accolte le nostre suppliche”