I ritardi del “giudice poeta” e le precisazioni di Sottani

I ritardi del “giudice poeta” e le precisazioni di Sottani

Sta facendo discutere da tempo la vicenda del cosiddetto giudice poeta, al secolo Ernesto Anastasio, in servizio dal 2021 al Tribunale di sorveglianza di Perugia e in passato in altre sedi giudiziarie campane. Problemi psicologici legati a motivazioni culturali hanno indotto il magistrato a rallentare vistosamente l’attività tanto da lasciare circa 200 sentenze mai depositate: su di lui è arrivato il provvedimento disciplinare del CSM ma oggi anche la precisazione della Procura generale perugina guidata da Sergio Sottani:
Impregiudicata ogni decisione che verrà adottata dagli organi competenti nel rispetto delle garanzie difensive, si fa presente che da oltre un anno, i vertici degli Uffici umbri giudiziari hanno di propria iniziativa più volte segnalato, anche alle autorità competenti ad esercitare l’azione disciplinare sui magistrati, cioè il Ministero di Giustizia e la Procura Generale di Cassazione, i ritardi nelle decisioni giudiziali, apparentemente privi di giustificazione, accumulatisi presso il locale Tribunale di Sorveglianza a seguito della condotta di un suo componente.
Per l’effetto, il Presidente del Tribunale di Sorveglianza ha, tra l’altro, adottato nel corso di questi mesi dei piani di redistribuzione del carico di lavoro su altri colleghi dell’Ufficio, al fine di limitare il più possibile il disservizio.
Questi provvedimenti hanno avuto il parere positivo del Consiglio Giudiziario di Perugia, di cui fanno parte il Presidente della Corte d’Appello ed il Procuratore Generale.