Pian d’Assino, dopo altri 5 feriti (3 gravi) arrivano gli autovelox?

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Mentre a Gubbio si costituiva l’associazione per la tutela della sicurezza stradale, intitolata alla memoria di Andrea Morganti, che sulla Pian d’Assino ha perso la vita il 23 ottobre 2023, nello stesso tratto dove venerdì scorso era rimasta mortalmente ferita Anna Cappannelli, si verificava un altro incidente.

A scontrarsi due auto di grossa cilindrata, una delle quali è stata sbalzata ai lati della carreggiata. Dei cinque feriti, il più grave – un 78enne – è stato trasportato in elisoccorso al Santa Maria della Misericordia di Perugia e ricoverato in Ortopedia per politrauma. Una donna è arrivata all’ospedale perugino in ambulanza e ricoverata in neurochirurgia.

Altre tre donne sono state inizialmente portate al vicino pronto soccorso di Branca, due in codice giallo, attualmente ricoverate l’una in obi chirurgico e l’altra in ortopedia; una terza donna, le cue condizion si sono aggravate, è stata trasferita a Perugia nella serata di mercoledì.

Sul posto, dopo lo schianto, i carabinieri della Compagnia di Gubbio, i pompieri del distaccamento di Gaifana (che hanno estratto due donne dalle lamiere), quattro ambulanze con i sanitari e i vigili urbani.

La strada è stata temporaneamente chiusa in entrambe le direzioni tra gli svincoli di Padule e Torre Calzolari e il traffico è stato deviato sulla viabilità secondaria.

Beffarda coincidenza, la notizia che poche ore prima dell’incidente il sindaco di Gubbio Filippo Mario Stirati aveva annunciato la consegna al prefetto della pratica per l’attivazione in quel tratto di tre autovelox di cui si parla ormai da anni.

Chissà se basteranno però. Perché oltre al controllo della velocità e oltre alla educazione stradale, serve che le strade siano fatte bene e manutenute in modo adeguato.

Se in meno di 20 anni sulla Pian d’Assino ci sono stati 19 morti, la colpa è di tutti.