TCT: garantiti stipendi di maggio, nodo TFR per Treofan

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Giorni caldi per il mondo del lavoro ternano, con un susseguirsi di incontri politico-istituzionali per decidere il futuro di diverse aziende. A partire dal caso della TCT; davanti alla sede di Confindustria Terni si sono riuniti i lavoratori della Tct per i quali si cercano soluzioni. Nella mattina di giovedì si è tenuto un vertice con azienda e sindacati dopo che l’imprenditore Gino Timpani ha cessato l’attività di taglio e spedizione tubi per Ast; il patron ha annunciato che pagherà regolarmente ai lavoratori gli stipendi di maggio. Contestualmente è stato anche avviato il confronto sulla possibilità di accedere agli ammortizzatori sociali in risposta alla procedura di licenziamento avviata per i 51 lavoratori coinvolti. Questo l’esito dell’incontro con i segretari di Fim, Fiom, Fismic ovvero Emilio Trotti, Stefano Garzuglia e Giovacchino Olimpieri, prima tappa di una via crucis che culminerà con l’incontro di martedì 30 maggio nella sede della Regione, convocata dall’assessore allo Sviluppo Economico Michele Fioroni.

Ma a tenere banco è anche il discorso Treofan: e la trattativa con polacca Visopack per la reindustrializzazione del sito di Terni. Qui il principale nodo da sciogliere riguarda la disponibilità della laccatrice da parte della controllante Jindal. A quanto si apprende il gruppo indiano non vorrebbe concedere il macchinario al competitor. Altro problema riguarda poi il Tfr; pochi secondo gli acquirenti i 2,5 milioni di euro messi sul tavolo: la richiesta è di almeno 5,5 milioni. Decisivo in questo senso sarà l’intervento del governo.

A chiudere il cerchio il summit convocato per la giornata di venerdì dal ministro Urso per l’Accordo di programma di Acciai speciali Terni. Insomma tanti casi spinosi che pesano sul futuro del comparto industriale ternano, in attesa del ballottaggio di lunedì che darà alla città il nuovo sindaco.