Covid, oltre 3mila casi. Altri 8 ricoveri. Vaccinazioni record

Covid, oltre 3mila casi. Altri 8 ricoveri. Vaccinazioni record

Salgono a 130 i ricoverati Covid in Umbria, otto in più rispetto a mercoledì mentre restano otto i posti occupati nelle terapie intensive e non si registrano altri morti. E’ il quadro che emerge dai dati sul sito della Regione.

Nell’ ultimo giorno sono emersi 3.328 nuovi positivi, più 5 per cento nelle 24 ore e quindi nuovo record assoluto, scaturiti dall’ analisi di 6.280 tamponi e 17.637 test antigenici, con un tasso di positività sul totale pari al 13,9 per cento (era 13,67 il giorno precedente).

I guariti sono 287 e gli attualmente positivi salgono a 17.052, più 3.041. Crescono del 22 per cento le persone in isolamento contumaciale, ora 16.922.  Sono aumentati del 257,6 per cento in Umbria i nuovi casi Covid nella settimana 22-28 dicembre rispetto a quella precedente, secondo la fondazione indipendente Gimbe nell’ analisi settimanale. Dalla quale emerge anche una performance in peggioramento per i casi attualmente positivi per 100.000 abitanti (1.275). Per Gimbe sopra la soglia di saturazione sono i posti letto in area medica (16%) mentre sono sotto quelli terapia intensiva (9%) occupati da pazienti Covid.

Crescono intanto i numeri delle vaccinazioni per il Covid in Umbria. Nell’ ultimo giorno sono state infatti somministrate 859 prime dosi, uno dei dati più alti degli ultimi giorni secondo quanto riporta il portale della Regione. Con una copertura pari all’ 82,19 per cento dei

residenti. Sono state invece 705 le seconde dosi fatte, l’ 81 per cento dei vaccinabili, mentre sfiorano le otto mila le terze, 7.993, inoculate al 31,74 per cento dei residenti. Riguardo alle vaccinazioni, l’ Umbria fa meglio della media italiana. Nella settimana oggetto del monitoraggio di Gimbe infatti la popolazione che ha completato il ciclo vaccinale è pari 79% (media Italia 78,1%) cui aggiungere un ulteriore 3,3% (3,2%) solo con prima dose. Il tasso di copertura vaccinale con terza dose è invece del 62,1% (media Italia 58,9%).