Da Carrara Lisi e Dell’Orco leggono la stagione del Grifo

Da Carrara Lisi e Dell’Orco leggono la stagione del Grifo

Non basta la vittoria per 2-1 contro la Carrarese per passare il primo turno nazionale dei play off di Serie C. Dallo Stadio dei Marmi Cristian Dell’Orco e Francesco Lisi parlano ai microfoni di UmbriaTV:

Dell’Orco

“Abbiamo dato tutto quello che avevamo per ribaltare il risultato. Ci abbiamo provato fino alla fine e il gol, anche se ininfluente, è la dimostrazione. Saremmo dovuti essere più bravi a rimontare quando l’inerzia era dalla nostra parte. Gli errori capitano in tutte le categorie, anche in Champions League. Non dobbiamo colpevolizzare nessuno. Si vince e si perde tutti insieme”

“Cominciare la stagione con il discorso riammissione o meno e le sue conseguenze anche sulla rosa non è la cosa migliore. Non deve essere una scusa perché dovevamo essere più bravi per superare anche questo. Avevamo una squadra per provare a fare il salto. Ci abbiamo provato fino all’ultimo minuto ma non è bastato”

“Sicuramente l’identità è quello che ti fa vincere i campionati, l’appiglio nel momento di difficoltà. Con il cambio di allenatore puoi cambiare anche filosofia ma dovevamo sapere andare oltre ed essere più continui lungo la stagione. Ormai è andata così e si volta pagina”

“Il limite più grosso è stata la mancanza di continuità di risultati che dipende come dicevamo dall’identità. Dovevamo essere più bravi a partire dai difensori sulla fase offensiva e sull’incidere”

Lisi

“E’ stata una serata che ci lascia tutti molto tristi. Eravamo partiti forte ed eravamo riusciti a sbloccarla. Avremmo dovuto portare l’1-0 fino alla fine del primo tempo e accelerare nel secondo tempo per fare questo miracolo che era possibilissimo. Gli errori li fanno tutti ma purtroppo c’è girato contro l’episodio. Sicuramente il 2-0 dell’andata ci ha tagliato le gambe”

“Quando succedono tutte queste cose (retrocessioni, non riammissioni e cambio allenatori) per noi giocatori non è facile. Non succede solo qua ma anche da altre parti. Dovevamo essere più bravi, soprattutto quest’anno, a fare un altro tipo di campionato”

“Le pressioni le abbiamo. Perché Perugia è una piazza importante ed è giusto. Iniziare il campionato non sapendo se si giocava in Serie B o C e con gente che non voleva restare non è stato facile facile. Non è una giustificazione, anno prossimo dobbiamo fare molto di più”.

“Si riparte e si lavora in silenzio e basta”