Esonero Cosmi: cosa hanno scritto i quotidiani on line

Esonero Cosmi: cosa hanno scritto i quotidiani on line

Credits foto Loris Cerquiglini

Il Perugia esonera Serse Cosmi e richiama Oddo, ecco gli articoli sui quotidiani on line:

Gazzetta.it

Era nell’aria. E così è stato: oggi il Perugia ha esonerato Serse Cosmi. A condannare il tecnico sono i numeri in caduta libera della sua squadra che, dopo il pareggio 0-0 con la Cremonese (e sono 6 le partite senza vittorie), ora si trova al quintultimo posto (col Pescara), in piena zona playout. Al suo posto la società umbra ha richiamato Massimo Oddo sollevato dall’incarico il 4 gennaio con il suo Perugia al sesto posto, in piena zona playoff.

SQUADRA IN RITIRO—   Cosmi al termine della trasferta persa col Cosenza aveva detto: "Di questo Perugia il fallimento sono io". Molto probabile che da domani la squadra sarà in raduno a Coverciano.

 

gianlucadimarzio.it

Il Perugia ha comunicato con una nota ufficiale l’esonero di Serse Cosmi: "A lui e al suo staff composto da Fabio Bazzani, Manuel De Maria e Salvatore Pollino vanno i più sentiti ringraziamenti per l’impegno, la serietà e la correttezza dimostrati", si legge.

La conduzione tecnica della prima squadra sarà affidata nuovamente a Massimo Oddo, al suo vice Marcello Donatelli e al collaboratore tecnico Stefano Fiore. La decidione, arrivata nel primo pomeriggio di domenica, è stata presa dal presidente Massimiliano Santopadre per dare una scossa all’ambiente.

Il Perugia è sedicesimo in classifica di Serie B, con 42 punti conquistati. Nell’ultima gara non è andata oltre lo 0-0 in casa contro la Cremonese. Nel prossimo turno di campionato affronterà l’Entella.

 

corrieredellosport.it

PERUGIA – Serse Cosmi saluta suo malgrado il Perugia: dopo esser tornato alla guida della squadra con cui stupì molti appassionati a inizio anni 2000, il tecnico paga caro la mancata riscossa dei biancorossi, sprofondati a un pericolosissimo 16esimo posto con soli 42 punti, quattro in più del Cosenza terzultimo. Nelle ultime sei partite la crisi si è fatta concreta, con tre sconfitte e tre pareggi. Al suo posto la società di Massimiliano Santopadre ha scelto di richiamare Massimo Oddo, esonerato a gennaio. Ecco il comunicato ufficiale: "A.C. Perugia Calcio comunica di aver sollevato Serse Cosmi dall’incarico di responsabile tecnico della prima squadra. A mister Cosmi e al suo staff composto da Fabio Bazzani, Manuel De Maria e Salvatore Pollino vanno i più sentiti ringraziamenti per l’impegno, la serietà e la correttezza dimostrati. La conduzione tecnica della prima squadra sarà affidata nuovamente a Massimo Oddo, al suo vice Marcello Donatelli e al collaboratore tecnico Stefano Fiore".

 

Tuttosport.it

PERUGIA – Serse Cosmi fa le valigie: dopo aver preso a gennaio il posto dell’esonerato Massimo Oddo sulla panchina del Perugia (squadra con cui stupì molti appassionati a inizio anni 2000), l’allenatore paga cara la crisi dei suoi, sprofondati a un pericolosissimo 16esimo posto con soli 42 punti, quattro in più del Cosenza terzultimo. Le ultime sei gare sono coincise con tre sconfitte e tre pareggi. Al suo posto la società di Massimiliano Santopadre ha scelto di richiamare proprio Oddo. Ecco il comunicato ufficiale: "A.C. Perugia Calcio comunica di aver sollevato Serse Cosmi dall’incarico di responsabile tecnico della prima squadra. A mister Cosmi e al suo staff composto da Fabio Bazzani, Manuel De Maria e Salvatore Pollino vanno i più sentiti ringraziamenti per l’impegno, la serietà e la correttezza dimostrati. La conduzione tecnica della prima squadra sarà affidata nuovamente a Massimo Oddo, al suo vice Marcello Donatelli e al collaboratore tecnico Stefano Fiore".

 

Umbria24.it

Serse Cosmi non è più l’allenatore del Perugia. La clamorosa decisione è stata ufficializzata dal sito del Perugia Calcio con una nota. In panchina torna Massimo Oddo che era stato sollevato dall’incarico dopo il ko col Venezia di fine 2019. Venerdì sera quindi il tecnico pescarese guiderà la squadra a Chiavari.

Il comunicato A.C. Perugia Calcio comunica di aver sollevato Serse Cosmi dall’incarico di responsabile tecnico della prima squadra. A mister Cosmi e al suo staff composto da Fabio Bazzani, Manuel De Maria e Salvatore Pollino vanno i più sentiti ringraziamenti per l’impegno, la serietà e la correttezza dimostrati. La conduzione tecnica della prima squadra sarà affidata nuovamente a Massimo Oddo, al suo vice Marcello Donatelli e al collaboratore tecnico Stefano Fiore.

Cosmi, ruolino di marcia deficitario Serse Cosmi aveva preso il Perugia in ottava posizione, con i 27 punti collezionati da Oddo nel girone di andata prima dell’esonero dell’abruzzese. Dopo l’inizle sconfitta in casa del Chievo, aveva messo in fila due vittorie su Livorno e Juve Stabia prima del filotto negativo di cinque ko consecutivi che avevano ridimensionato le velleità di alta classifica de Grifone. Con la Salernitana, nell’ultima gara disputata prima dello stop causa emergenza Coronavirus, era arrivata una vittoria salutare. Poi le sette partite post-Coronavirus: una vittoria ad Ascoli, tre pareggi (con Crotone, a Pescara e con la Cremonese) e tre sconfitte al cospetto di Cittadella, Pordenone e Cosenza. Con la squadra in sestultima pozione a pari punti col Pescara (ad oggi il Perugia eviterebbe i playout grazie al vantaggio negli scontri diretti), la decisione della società di esonerarlo e richiamare Oddo. Cosmi ha quindi collezionato 15 punti in 6 gare. Oddo ora avrà tre partite per cercare di guadagnare la salvezza, contro Entella, Trapani e Venezia.

 

umbriaon.it

Lo sanno tutti: non sono un tifoso del Perugia. Ma pure io, che in questa città vivo da pochissimo e non ho vissuto quegli anni epici, percepisco che oggi, con l’esonero di Serse Cosmi, si è consumato un dramma umano, oltre che sportivo.

Pure io, che nemmeno ero in città quando Santopadre recuperò il Perugia dai bassifondi del calcio italiano fino a portarlo a un passo dalla serie A, ho la sensazione che si sia consumata una enorme mancanza di rispetto verso chi, per Perugia, è un totem e che per il Perugia avrebbe fatto (e in effetti ha fatto) qualsiasi sacrificio.

Torna Oddo, che fu pubblicamente criticato da Santopadre.

«Non si torna mai laddove si è stati felici», avevamo scritto nel dare la notizia dell’esonero. E forse Cosmi, l’uomo del fiume, il rappresentante del popolo, il tifoso diventato allenatore, che della praticità aveva fatto la sua cifra stilistica e che aveva i piedi ben piantati nel terreno della saggezza popolare pure quando con la sua testa coperta dall’immancabile cappellino si affacciava alla finestra dei salotti buoni della serie A e della Coppa Uefa, forse anche lui lo aveva capito e aveva percepito il pericolo. Lui, più degli altri, aveva tutto da perdere nel tornare a guidare il Perugia.

Ma come si fa a dire di no al cuore? Come si fa a non cogliere al volo un’occasione che tante volte sembrava potesse arrivare e mai si era palesata? Come si fa a dimenticare quei quattro anni che ti hanno lanciato nel mondo del calcio professionistico,macchiati da quell’epilogo infame (la retrocessione nell’incredibile spareggio contro la sesta di B nel 2004: caso unico, e ancora chiacchierato, nella storia del calcio moderno)? Come si fa a dire di no all’occasione che il destino ti presenta, di chiudere i conti con quel buco nel petto che rappresenta quella partita?

E così, Serse – come lo chiamano tutti a Perugia, per nome, pure chi non lo conosce di persona – disse di sì a Santopadre, presentandosi con lui in conferenza stampa per dimostrare al mondo, e innanzitutto a se stesso, che, alla fine, non c’erano preclusioni, che erano tutte chiacchiere, che nessuno lo considerava troppo ingombrante o inadatto per questa società. Poi arrivò la morte di Luciano Gaucci, che sembrava un ulteriore tassello a comporre un mosaico perfetto, una nemesi, un ciclo che si chiude, un passaggio di testimone.

E arrivarono anche i primi risultati positivi, che, nella primissima fase, issarono il Grifo su fino al secondo posto, dopo la vittoria di Castellammare di Stabia («Una vittoria che non abbiamo capito», si è lasciato scappare qualche giorno fa Cosmi). Ma arrivarono pure le cinque sconfitte consecutive, a seguito di un mercato invernale unanimemente giudicato insoddisfacente, se non altro per la mancata ‘riconversione’ della rosa per adattarla al suo modulo.

Quindi, dopo il ritiro, la vittoria contro la Salernitana e il lockdown, che restituì ai tifosi una squadra apparentemente più ‘sul pezzo’, grintosa, incisiva, che giocava meglio. La vittoria con l’Ascoli e il pareggio casalingo col Crotone confermarono la sensazione. Solo che a quel punto alcuni episodi sfortunati (definiamo così certe decisioni arbitrali quantomeno discutibili e il comportamento altrettanto discutibile di alcuni calciatori che, facendosi espellere, hanno sguarnito la squadra in alcuni reparti chiave e in un momento decisivo della stagione) contro Cittadella e Pordenone hanno fatto perdere di nuovo la bussola, portandola a un passo dallo strapiombo.

Chiariamolo: i numeri non sono con Cosmi. E se ci fosse stato chiunque altro al posto suo, questa scelta sarebbe ineccepibile, forse addirittura tardiva. Ma Serse no. Non se lo meritava. Le attenuanti dovevano essere tenute in considerazione.

Un esonero senza cuore, senza appartenenza, senza memoria. Che sono alcune delle componenti fondamentali del calcio (su cos’altro si fonda, del resto, la passione dei tifosi?) insieme alla competenza, alla razionalità e ai soldi.

viene in mente un altro esonero ‘senza cuore’. Quello di Roberto Breda, poco più di due anni fa. Vengono in mente le sue lacrime al telefono, sulla strada verso casa: cacciato il giorno in cui raggiunse ufficialmente un obiettivo già da tempo ipotecato che invece in tanti avevano definito quasi impossibile il giorno del suo arrivo.

Ancor più perplessi lascia la scelta di far tornare Oddo. Non certo per le qualità del tecnico abruzzese, che aveva dimostrato ottimo calcio e aveva fatto punti, quanto perché dalla dirigenza era emerso che i suoi atteggiamenti e suoi giudizi sulla rosa non erano piaciuti né a Santopadre, tantomeno a Goretti.