Grande partecipazione alla “Scalata al Tricolore” dell’Ancri

Grande partecipazione alla “Scalata al Tricolore” dell’Ancri

Una “Scalata al Tricolore”’con partenza a Foligno ed arrivo ad Assisi, al Museo della Memoria, per una visita agli spazi interni dove era custodita la bici con il quale il grande Gino Bartali giunse secondo al Tour de France del 1949.

E’ stato l’evento organizzato dall’Ancri, Associazione Insigniti al Merito della Repubblica Italiana sezione di Foligno Valle Umbra.

A parteciparvi anche due grandi ex campioni del ciclismo italiano come Gianni Bugno e Claudio Chiappucci, per una volta insieme e non avversari sulle strade che da Foligno, passando per Spello, conducono alla città di San Francesco.

Con loro anche Roberta Amadeo, campionessa del mondo e d’Europa di Hand bike, Luca Panichi, lo “scalatore in carrozzina” e Luca Aiello, atleta paralimpico ipovedente.

La “Scalata al Tricolore” ha voluto sposare il messaggio di San Francesco, come ha sottolineato nel suo intervento Mons. Domenico Sorrentino che al Museo della Memoria (Santuario della Spogliazione) ha voluto portare il suo saluto ai partecipanti arrivati ad Assisi in sella a bici da corsa e Hand Bike (un centinaio circa)

La partenza in Piazza della Repubblica ha visto portare il saluto dell’assessore allo sport Decio Barili, in rappresentanza dell’amministrazione comunale di Foligno, del presidente Ancri di Foligno, il cavaliere Gianluca Insinga e di Giada Bollati della “Francescana Ciclostorica”. Prima della partenza eseguito  anche l’inno di Mannelli cantato da Paola Scarponi e osservato un minuto di raccoglimento in memoria dell’ex Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano.

La staffetta, organizzata in collaborazione con la “Francescana Ciclostorica”, ha visto come tappa intermedia Capitan Loreto di Spello, dove il Forno Serenelli ha offerto un breve buffet durante il quale gli sportivi hanno potuto salutare i tre campioni.

Particolare interessante quando a Bugno è stata mostrata una bici degli anni 90, di proprietà di un tifoso, con la quale il due volte campione del mondo vinse alcune delle gare più importanti.

L’arrivo ad Assisi è stato salutato dal Sindaco Stefania Proietti e da Gioia Bartali, nipote del grande Gino Bartali. Presente anche Gino Goti, ex regista che per la Rai ha curato alcune tra  maggiori competizioni ciclistiche nazionali.

Successivamente la visita alle sale interne del Museo dove era in mostra la bici del 1949 con la quale Bartali chiuse secondo al Tour de France.

Scopo dell’iniziativa anche quello di rimarcare i temi della sicurezza stradale, in particolare per gli sportivi che tutti i giorni percorrono le strade del nostro paese.