Corri in Umbria. La Subasio Crossing intreccia podismo e turismo

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Il sudore della fronte, la stanchezza delle gambe e il fiato praticamente finito. Detta così sembra quasi una tortura. Poi però alzi la testa e vedi il Monte Subasio, ti accorgi di essere nel Cuore dell’Umbria e ti senti fortunato a fare sport in un posto incantevole per paesaggistica e storia.
E’ tutto pronto per il weekend della Subasio Crossing. Arrivata alla sua terza edizione, insieme alle sette della Bettona Crossing, rappresenta un modello di successo ormai consolidato dai fratelli Luca e Chiara Brustenghi di Umbria Crossing. L’idea è quella di promuovere il territorio con un’esperienza attiva di corsa in una zona montana. La risposta è davvero importante. Sono oltre 400 i partecipanti provenienti da tutte le regioni d’Italia ma anche dal Messico, il Brasile, il Portogallo e altri stati europei che domenica cominceranno la loro corsa a Collepino di Spello. Si possono scegliere tre distanze da percorrere in uno scenario unico alle pendici del Monte Subasio. Si parte dagli 11 chilometri fino ai 44 chilometri con l’opzione intermedia dei 22 chilometri.
Una due giorni in cui lo sport oltre che attività diventa cultura. Sabato mattina l’atleta Donatello Rota guiderà l’Umbria Crossing Trail Camp insegnando tecniche di corsa, come affrontare salite e discese, strategie di gare ed altri aspetti tecnici. Nel pomeriggio il giornalista Roberto di Sante presenta il libro “Corri. Dall’Inferno a Central Park” nel quale racconta come sia passato dall’odiare la corsa a completare la maratona di New York con questa disciplina che gli ha cambiato la vita.