La guerra ferma Lorenzo Barone ai confini della Russia

La guerra ferma Lorenzo Barone ai confini della Russia

Dopo oltre 20mila chilometri e 220 giorni di viaggio, Lorenzo Barone è costretto a terminare il suo viaggio dal Sudafrica alla Siberia. Si ferma alle porte della Russia, dove non si può entrare per le conseguenze della guerra.

L’annuncio, via social, nel pomeriggio di mercoledì.

"Tentare questa avventura è stata la più grande scommessa che io abbia mai fatto con me stesso – ha scritto – ho vissuto un esperienza incredibile e spero un giorno di portare a termine il progetto. Ho pedalato 20,733 km in 221 giorni attraverso 15 paesi superando con determinazione ogni situazione e difficoltà che si è presentata".

Fino a pochi giorni fa, Lorenzo era pronto per rientrare in Russia e terminare il viaggio; purtroppo però la situazione, soprattutto all’interno del paese è peggiorata drasticamente, cambiando i suoi piani e obbligandolo a fermarsi.

"Questo progetto e tutta l’energia che ci ho messo per tentare di realizzarlo non hanno alcun valore di fronte a ciò che sta accadendo negli ultimi mesi.

Spero davvero che finisca tutto al più presto".

Il 24enne, originario di San Gemini (Terni), era partito il 20 febbraio da Capo Agulhas a Capo Dežnëv, e in questi anni ha vissuto mille avventure; dal matrimonio all’arresto (lo scorso 13 maggio, a 33 chilometri dal confine con il Sudan).

Ha attraversato Namibia, Zambia, Tanzania, Uganda, Kenya, Etiopia, Sudan, Egitto, Turchia, Georgia e Mongolia. Gli ultimi mille chilometri li ha percorsi con moglie Aygul, conosciuta proprio durante uno dei suoi ultimi viaggi.